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Luciano
Pagano |
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Mi piacerebbe partire da due considerazioni. La scrittura
è qualcosa per cui vale la pena attendere. La redazione di una
rivista è qualcosa di permanente. Entrambe sono sicurezze cui ci
si può volgere in momenti di momentaneo offuscamento della realtà,
sociale o politica. La condizione della debolezza, al di là di
un richiamo possibile alla filosofia recente, costituisce un cenno alla
forza insita nell'inizio, nell'origine, che non contengono - è
vero - la verità, ma che tuttavia per il loro anelito quasi disperato
all'esistenza celano una promessa di verità che va oltre il semplice
esordire. Le riviste sono i luoghi preferiti dove tutto ciò viene
accolto e dove, si spera, viene coltivato. Ecco perché da qualche
tempo su Musicaos.it - grazie soprattutto ad un nucleo
'forte' di collaboratori - preferiamo recensire libri interessanti non
necessariamente usciti con grandi case editrici. A questo si aggiunge
un altro elemento, quello cioè di sganciare l'idea di critica militante
da quello della forsennatezza con cui si rincorre, troppo spesso, l'ultimo
libro, l'ultima uscita, il tritaprezzi. Anche perché non esiste
nessun libro che sia unico né tantomeno ultimo. Un'idea di critica
per cui il libro e l'autore siano oggetti parlanti posti come lente tra
il critico e il lettore. Un'idea di lettura critica degli eventi mediata
dalle letture che si sedimentano nel tempo. Nella sezione testi sono ospitati racconti e poesie inedite. Silla Hicks, pubblica un racconto lungo dal titolo "Un uomo come gli altri", abbiamo ritenuto opportuno renderlo scaricabile direttamente in formato PDF per renderne semplice la lettura, una delle migliori cose che ho letto di recente insieme ai racconti degli altri esordienti che sto ricevendo negli ultimi mesi, penso a Marco Montanaro, Federico Fascetti, Riccardo Lionello e Francesca Roccasalda, Alessandro Milanese, Luisa Ruggio, Maria Luisa Fascì Spurio, Martina Campi; è proprio a loro che mi riferivo quando all'inizio di questo articolo scrivevo la frase "La scrittura è qualcosa per cui vale la pena attendere", attendete i loro frutti futuri e cominciate a interessarvi di ciò che troverete su queste pagine elettroniche. In questo numero pubblico un mio racconto intitolato "Protesi". Grazie a Flavia Piccinni, che ha esordito con "Adesso tienimi" (Fazi), si continua a parlare di Taranto in un momento di forte bisogno e attenzione, nel prossimo numero ci occuperemo del suo esordio, nel frattempo pubblichiamo una poesia speditaci da Francesca Roccasalda dedicata proprio alla sua città. Buona lettura. |
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Una delle differenze, una delle tante, tra la letteratura
che circola in rete e quella che circola nelle librerie si nasconde nell'economia.
Una rivista di letteratura non appartiene alla stessa categoria di un
quotidiano, questa è un'affermazione con cui bisognerebbe fare
i conti, soprattutto quando il discorso sulla produzione letterarie voglia
confrontare ciò che si fa in rete e ciò che è prodotto
cartaceo. Cià, una rivista di letteratura è differente da
un quotidiano, quale domanda devo pormi, allora, se ho a che fare con
una rivista di letteratura? Che cosa è una rivista di letteratura,
a chi si rivolge, con chi vuole comunicare? Le riviste di letteratura
pubblicate su supporto cartaceo cercano uno spazio in libreria, dove non
c'è uno spazio, le riviste di letteratura non vengono acquistate,
gli editori che decidono di intraprendere la pubblicazione di una rivista
di letteratura sono coscienti dei rischi che comportano operazioni similare,
in termini di un utile economico che potrebbe anche essere del tutto assente. Anche per questa volta vi auguriamo una buona lettura di tutti i testi che compaiono in questo numero di Musicaos.it, eccolo: "Risveglio di primavera", dal titolo dell'omonima canzone di Franco Battiato: Testi: Giorgio Bona "da Signora dell'intimità", Maria Zimotti "Scene da un mobbing", Marco Montanaro "La casa del poeta", Riccardo Lionello "Il refrigeratore", Francesca Roccasalda "Tornando a casa", Luisa Ruggio "Il bianco scarlatto di Louise Brooks, questo audace inconveniente", Simone Ranucci "Un mostro", Federico Fascetti "Magnaccia era l'unico a non sbagliarsi", Alessandro Milanese "Croce", Oronzo Liuzzi "Dispiero l_idea di sapienza", Flavio Villani "Poesie", Gioia Perrone "3 poesie", Andrea Cati "Poesie", Erminia Daeder "Piccola città", Luca Pizzolitto "Poesie" Interventi: Antonio Verri Port Bou: quasi un diario Luciano Pagano L’amore ai tempi della techno. Su “Il non potere” di Davide Nota, Un paradiso di sole donne. Su “Belle anime porche” di Francesca Ferrando (con un'intervista inedita), A proposito di Angela. Su “Il correttore” di Elisabetta Liguori., Un fato malinconico, appunti per un discorso su Antonio L. Verri, Grenar “Tana per la ragazza dai capelli a ombrellone” di Monica Viola, su “La Nostra Presenza” di Giovanni Martini Stefano Donno Periferie: un viaggio dal perimetro al centro dell’esistenza., "Il padre degli animali" di Andrea Di Consoli, "La teqja" di Artur Spanjolli, "Parole Invadenti" di Elena Cantarone, Maurizio Leo: dell’attesa, del silenzio, della rabbia. Un viaggio inatteso Elisabetta Liguori "Specchiarsi al sud", su "Lecce-Ravenna. Andata e ritorno" di Maurizio Monte Antonio Errico su "Niente da ridere" di Livio Romano Angela Plati Manuela Avakian, una scrittrice testimonia l’Armenia Francesco De Girolamo su “In un tempo andato con biglietto di ritorno” di Enrico Pietrangeli Davide D'Elia su "Composita solvantur" di Franco Fortini Lucilla Vaglio Le bianche parole di Alda Merini Vito Russo “Un giorno l’altro” di Lino Angiuli Paolo Vincenti I dialetti del Capo di Leuca Andrea Volontè "Céline-Al termine del Viaggio, la Notte" Enrico Pietrangeli su "Orgianas" di Daniela Bionda, su "Insomnia" di Lisa Massei, su "Il fantastico mondo dei sogni" di Sabina Rellini, su "Estate di Yul" di Emanuele Bevilacqua, su “Teatro svedese contemporaneo”, a cura di Claudio Petrangeli Agata Spinelli Intervento eterodosso di Agata Spinelli su SEQUENZA ALFA-NUMERICA di Lucio Pacifico Maria Beatrice Protino su “Caos e bellezza Immagini del neobarocco” di Omar Calabrese Irene Leo Intervista “fotografica” a Matteo Carbone, intervista a Remo Bassini |
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Musicaos.it
- Anno 4 Numero 24 - "La
cattiva strada" Lo speciale per il terzo anno della rivista è scaricabile qui in formato PDF |
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Perché “Uno spazio ideale”?
Ci avviamo al termine del nostro terzo anno di pubblicazioni, Musicaos.it
è nata nel gennaio del 2004. Delle cose che sono successe in questi
anni, una delle più importanti è sicuramente costituita
dall'aver raggiunto ciò che ci eravamo prefissi con l'entusiasmo
iniziale, il fatto cioè di creare uno spazio per l'espressione
letteraria e critica sulla rete che fosse accessibile anche ad autori
esordienti, uno spazio che permettesse di sperimentare cose che altrimenti
non sarebbero state realizzabili fuori da ciò che era Musicaos.it. Testi:
Elisabetta Liguori – Il sospetto, Flavia Piccinni – Manco
un po', Luciano Pagano – Aurora, Claudio Pagelli – Poesie,
Maria Zimotti - “Il giardino”, “Lievito madre”,
Stefano Pioli – bisBaraldi, Irene Leo – Senza Tempo, Alessandro
Fiorini – Rifugio, Silla Hicks – La bomba, Gianluca Parravicini
– 2 racconti, Roberto Bani – La placca del re, Marco Montanaro
– L'ultima cola, Vito Russo – Poesie "calcio. Salutare"
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“Mia cara, adorata Marie...” il racconto di Pasquale Iannucci, intitolato per l’appunto “Marie”, ricorda le atmosfere di Edgar Allan Poe, anche perché il protagonista, in questo caso, si dedica anima e corpo ad una donna che lo ricambia nel migliore dei modi, con un sentimento di esclusività senza pari. Com’era il Salento dieci anni fa? Ci penso spesso, scavo nei ricordi, anche perché negli anni novanta sono cresciuto - mi sono trasferito da Novara nei giorni di novembre durante i quali veniva abbattuto il Muro di Berlino. Bilancio anche per il pittore tratteggiato da Gianluca Parravicini, in “Ciò che resta”. E adesso? Cosa sarebbe accaduto se? Facciamo un esempio, cosa sarebbe accaduto se il risultato delle ultime elezioni fosse stato differente? E quello delle elezioni precedenti, e così a ritroso nel tempo? Marco Montanaro da il via ad un discorso analogo, partendo da una piccola paranoia e stirandola sul crinale della disperazione quotidiana di un uomo che vive con ansia e agitazione i giorni che precedono il risultato delle ultime elezioni, ne sarebbe valsa la pena? “Punto fermo”, di Maria Zimotti somiglia ad un koan, fotografia di un attimo normale, né positivo né negativo, dove avviene d’istante il bilancio di una frazione di vita trascorsa come donna, come moglie, come madre. Ospitiamo in questo numero due raccolte di versi, di Alessandro Canzian e di Sergio Bottoni (“Senzapeso”, scaricabile in PDF). Testi Pasquale Iannucci, Marie - Luciano Pagano, Dieci anni dopo - Gianluca Parravicini, Ciò che resta - Marco Montanaro, Gli ultimi giorni di martirio del Signor B. - Maria Zimotti, Punto fermo - Manlio Ranieri, Diciotto - Silla Hicks, Fiore di Stendhal tra i pini di Roma - Vincenzo Miglietta, Boogie – Pentesilea, Short story & Streaming - Enrico Pietrangeli, Un altro giorno, un’altra mosca, per caso… - Matteo Chiarello, Poesie - Alessandro Canzian, Frammenti - Andrea Ferreri, Detonatori - Bianca Madeccia, Della natura del desiderio – Sergio Bottoni, Senzapeso Interventi
Luciano Pagano su "L'acciuga della sera i fuochi della tara"
di Marina Pizzi, “Allunaggio di un immigrato innamorato” di
Mihai Mircea Butcovan - Elisabetta Liguori - "La forza del legame"
di Claudio Piersanti - Stefano Donno – su "Zoo" di Isabella
Santacroce, "Free Karma Food" di Wu Ming 5, "Il libro di
Egon" di Stefano Zangrando - Flavia Piccinni - Intervista a Nunzio
Festa, autore di “Sempre dipingo e mi dipingo” e recensisce
"Come in un film di Almodòvar" di Paolo Pedote - Beatrice
Protino interviene su Edvard Munch: “ Ho sentito un urlo attraversare
la natura.” - Manlio Ranieri - “Molto forte, incredibilmente
vicino” di Jonathan Safran Foer.
Fuori le mura -
Left
(me) up. Criticize! - Le(f)t me up, criticize. Qualcosa è successo, qualcosa sta cambiando. Sta cambiando la consapevolezza della critica letteraria in rete. Sta cambiando il modo di veicolare la critica anche da parte delle stesse case editrici, basti pensare al sito della nuova collana inaugurata nel mese scorso dall'editore Rizzoli, la struttura del sito e il suo funzionamento infatti ricordano molto il funzionamento di un lit-blog, così come da anni se ne possono leggere in rete. Si moltiplicano i luoghi, nella rete, dove la lettura diviene il punto di partenza della stessa attività critica. Penso alla Bottega di Lettura inaugurata da Vibrisse, un sito che unisce un vero e proprio "circuito" di lettori. La decisione di far uscire il ventesimo numero di Musicaos.it all'indomani dell'esito dello scrutinio elettorale è stata presa da molto tempo, sapevamo in anticipo che in questi giorni saremmo stati molto occupati. Il materiale che in questi mesi è arrivato è stato davvero molto, le trenta persone che hanno collaborato a questo numero forniscono uno spaccato determinato, critico e letterario di ciò che ci circonda. Vittorino Curci ci parla di Blues, e a ragione. Il poeta de "La stanchezza della specie" è autore della "nota iniziale" posta nel nostro "Canto Blues alla Deriva", la nostra opera prima. Cosa vuol dire opera prima? Nulla se non il fatto che il CBD è il primo libro prodotto da Musicaos.it. Il libro raccoglie l'esperienza di scrittura collettiva poetica incominciata il 19 marzo dell'anno scorso e inaugurata a partire da un'idea di Francesco Sasso e mia. Il CBD sarà presto disponibile in tutte le librerie, edito da Besa Editrice nella collana Poet/Bar diretta da Mauro Marino. Per dieci mesi su Musicaos dodici autori si sono avvicendati nella scrittura di questo poema, al termine della quale Francesco Sasso e io abbiamo ordinato i frammenti, abbiamo chiesto l'ultimo frammento agli autori e, infine, la scrittura del finale ad opera di Irene Leo. Avrete modo di leggere il risultato. Io recensisco l'ultimo libro di Giuseppe Genna, Dies Irae, davvero un ottimo romanzo. Elisabetta Liguori si occupa di due esordi, il primo è una raccolta di racconti scritta da Gabriele Dadati e pubblicata da peQuod, e il secondo è il libro edito da Nicola Papa (Dolce cattività) per i tipi di Manni. A proposito, peQuod è l'editore con il quale Elisabetta Liguori pubblicherà il suo secondo romanzo (il primo è uscito con Argo l'anno scorso). L'incipit del suo secondo romanzo è comparso su Musicaos.it nel giugno del 2004, si intitolava "Vergini in campana". Stefano Donno in questo numero si occupa di diversi testi, dal manuale dell'inquisitore al diario di Van Helsing, dall'opera fantascientifica (e copyleft!) di Simone Navarra all'ultimo libro di Alessandro Baricco. E' probabile che dedicheremo un numero alle opere pubblicate in copyleft e non su supporto cartaceo. E' probabile che dedicheremo un numero alla letteratura europea. Flavia Piccinni, promettente scrittrice di racconti e romanzi, ci presenta due interviste (Peppe Fiore, Simone Marcuzzi) e una recensione del libro di Alessandra Amitrano (Broken Barbie, Fazi Editore). Beatrice Protino continua il suo approfondimento delle figure di alcuni tra i più importanti artisti della storia dell'arte, è la volta di Michelangelo Buonarroti. Nella sezione testi ospitiamo alcuni nostri collaboratori affezionati (Pasquale Iannucci, Massimiliano Zambetta, Maria Zimotti, Francesco Sasso, Gioia Perrone) insieme ad altri nuovi incontri, tra i quali Paolo Ferrante (alias Zorro Kamikaze) con la sua raccolta Gerogrammi, Alessio Argentino (salentino che vice a Bologna), con Della Cenere, Paolo Augusto, con un racconto lungo scaricabile in formato PDF (Pilot! Solstizio d'estate). Per tutti i particolari rimando sia alla sezione TESTI che alla sezione INTERVENTI.
Questo numero, tuttavia, è straordinario.
Nello scorso numero avevamo inaugurato, nella sezione download, lo spazio
si Simone Giorgino dedicato alla lettura antologica dei
testi poetici della nostra tradizione, Un Canone In Canto. |
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